Basket, innovazione e stampa 3D. Venerdì 12 maggio alle 16.00 è stato svelato il prototipo del nuovo Palasport della Blu Basket che accoglierà fino a 8.000 spettatori. Davanti a oltre un centinaio di presenti, il presidente della Blu Basket Stefano Mascio e l’architetto Riccardo Baruffi, progettista incaricato per l’opera, hanno illustrato il nuovo progetto alle autorità, alle istituzioni e alle categorie produttive della città e della Regione Lombardia, alla presenza di Juri Imeri (Sindaco di Treviglio), di Lara Magoni (Sottosegretario con delega allo Sport di Regione Lombardia) e di Giorgio Maggi, presidente Regionale Fip.
Perché un nuovo Palasport
Il nuovo palazzo, che ospiterà le gare interne della Blu Basket, sarà collocato all’interno del territorio trevigliese e rappresenterà un centro di aggregazione per la città e le aree limitrofe, i giovani e le loro famiglie, con spazi e strutture per il tempo libero, lo sport e la cultura, oltre a costituire la nuova casa della Blu Basket. Il posizionamento strategico sull’asse Milano-Venezia, la centralità tra le province di Bergamo, Brescia, Milano, Cremona e Lodi,l’immediatezza dell’innesto con la recente autostrada BreBeMi, e la vicinanza ai due aeroporti internazionali di Milano Linate e Orio al Serio pongono in posizione nevralgica Treviglio, crocevia perfetto per una infrastruttura che potrà ospitare eventi sportivi, ma anche importanti appuntamenti culturali e di svago. A queste motivazioni legate allo sviluppo del territorio si aggiungono le ambizioni di una società, la Blu Basket 1971, che punta ai massimi livelli del basket italiano. L’intento principale è stato quello di assegnare una sostenibilità temporale del complesso mediante verifica e validità del progetto, onde evitare che il suo valore venga scalfito dal passare del tempo.
«Siamo giunti ad una tappa importante di un percorso iniziato due anni fa, quando sono entrato in prima persona a far parte della Blu Basket. Il prototipo del nuovo palazzo testimonia la volontà di investire nel territorio valorizzando un’area strategica e baricentrica tra le province di Bergamo, Brescia e Milano. Una infrastruttura nuova, pensata con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, che accoglierà le gare interne della Blu Basket e della squadre giovanili, ma sarà anche adatta per ospitare spettacoli, appuntamenti culturali ed concerti di varia natura. Un luogo da vivere ogni giorno, aperto a tutti, che rappresenterà una grande opportunità di promozione, sviluppo e indotto per tutto il territorio», spiega il presidente Stefano Mascio.
«La Blu Basket è un patrimonio della città con la sua storia, la sua identità, i suoi tifosi e le sue ambizioni. Pensare che la crescita sportiva possa essere affiancata da un investimento così significativo è positivo anche perché il progetto di un nuovo impianto polivalente porta con sé indotto, servizi e posti di lavoro. Per ogni Amministrazione Comunale è sempre positivo dialogare con imprenditori pronti a investire: la positiva sinergia pubblico-privato è alla base di tante operazioni di successo a favore del territorio. In questo contesto di sviluppo rimarrà comunque strategico il PalaFacchetti, impianto nel quale investiremo altre risorse anche nel 2023 per continuare a preservarne appieno l’importante funzione pubblica», aggiunge il sindaco Juri Imeri.
Nel suo intervento, Deborah Floris, responsabile tecnica e tecnologica Italcementi, ha sottolineato: «Se il palazzo dello sport deve essere una struttura innovativa e sostenibile, in linea con le nuove tendenze della progettazione, anche il prototipo non puòessere da meno. È stato realizzato con il cemento di Italcementi, messo a punto specificatamente per la stampa 3D e rappresenta la nuova frontiera dell’applicazione del digitale alla produzione di calcestruzzo. Il prodotto è nato nei laboratori Italcementi di Bergamo. Per la ricerca, avviata nel 2015, la società ha impiegato circa 15 professionisti tra ingegneri, chimici, architetti e tecnici per oltre 15.000 ore di lavoro di ricerca ed ha riguardato sia lo sviluppo di formulazioni in grado di adattarsi a diversi sistemi di stampa 3D».
«Treviglio continua a recitare un ruolo da protagonista nello sport– commenta con entusiasmo Lara Magoni, portando i saluti del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – con il mito del PalaFacchetti e con una visione straordinaria che potrebbe dare un’ulteriore opportunità a un territorio meraviglioso. Mi complimento con tutta la famiglia Mascio, perché quando un’azienda crede nel territorio e decide di operare con questa visione futuristica merita di essere riconosciuta e supportata. Stiamo parlando di un gruppo di persone capace di progettare il futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni».
Le caratteriste del nuovo Palasport
L’edificio sarà un contenitore multitasking per svariati utilizzi e scopi, sia manifestazioni sportive che eventi culturali, spettacoli, concerti. Al piano terreno verrà realizzata una piastra per ospitare spazi commerciali (negozi), di servizi allo sport (studi medici) e di ristorazione. Questi spazi avranno un doppio accesso, sia dall’interno durante le manifestazioni, che dall’esterno, in qualsiasi momento. Il sistema delle tribune sarà flessibile, con la possibilità di movimentazioni, che consentano l’utilizzo parziale (in caso di manifestazioni con poca affluenza di pubblico), isolando la restante parte non utilizzata con dei tendaggi; inoltre impacchettando le tribune a bordo campo verrà recuperato ulteriore spazio per manifestazioni che necessitano di dimensioni maggiori (convegni, concerti, etc).
La progettazione è stata sviluppata con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale del complesso, con utilizzo di materiali “Eco e Green” e mitigazione dell’impatto visivo sul territorio circostante, mediante creazione di barriere naturali (alberature). Inoltre, considerato il particolare momento l’edificio è stato progettato per ridurre al minimo il consumo di energia necessaria e garantire contestualmente un utilizzo nel massimo confort, una struttura sostenibile mediante isolamenti termo acustici adeguati ed idonei con l’utilizzo di fonti energetiche alternative e rinnovabili.
Gruppo Mascio e Italcementi – il prototipo 3D
L’idea di realizzare un modellino con materiale innovativo prende forma a fine 2022 quando il presidente della Blu Basket, Stefano Mascio, lancia la sfida insieme all’azienda Italcementi e Calcestruzzi per lo studio del nuovo Palazzetto dello Sport. Le società iniziano un intenso scambio di informazioni con i progettisti del palazzetto – Riccardo e Giovanni Baruffi, dello Studio Tecnico Associato Baruffi di Caravaggio (BG) – per la realizzazione di un modello con tecnologia 3D printing da poter esporre in previsione dell’avvio dei lavori.
Dalla collaborazione tra i tecnici e i ricercatori di Italcementi e i progettisti del palazzetto emerge la volontà comune di realizzare un modellino (2 metri x 2 metri, 450 kg di peso) dello stesso materiale previsto per la composizione del nuovo palazzetto: il calcestruzzo. L’intenzione dei progettisti è, infatti, realizzare un esemplare che possa rappresentare non solo nella forma, ma anche nella scelta del materiale le peculiarità del progetto. Grazie all’expertise di Italcementi nella messa a punto di cementi per la stampa 3D e alla collaborazione con ETESIAS, spin-off dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il modellino è realizzato presso il Polo Universitario di San Giovanni a Teducciosede dei laboratori della società partenopea.
Il processo di fabbricazione
Partendo quindi dai rendering, resi disponibili dai progettisti, è stato possibile studiare il modello con cui realizzare il prototipo del nuovo palazzetto di Treviglio, frutto dell’abbinamento di elementi ottenuti con la stampa 3D robotica in mescole cementizie, rappresentanti la struttura, e di elementi stampati in 3D con la tecnologia FDM (fused deposition modeling) in materiale PLA (acido polilattico, ovvero una bioplasticasostenibile, un materiale termoplastico ottenuto da risorse rinnovabili come amido di mais, radici di tapioca o canna da zucchero) rappresentanti il “contesto” del plastico.
Lo studio del modello e del processo di fabbricazione digitale, suddivisibile in diversi step, è stato affidato a ETESIAS. Il team di ETESIAS collabora, ormai da diversi anni, con Italcementi per la realizzazione di applicazioni strutturali. Proprio alla collaborazione con Italcementi, che ha riconosciuto fin da subito il valore strategico della tecnologia di ETESIAS per le applicazioni strutturali del calcestruzzo stampato 3D, il team di ricerca della società partenopea deve una significativa accelerazione nello sviluppo della sua tecnologia.
Il know-how di Italcementi
La stampa in 3D è nuova opportunità per il settore delle costruzioni. É un sistema di progettazione e realizzazione basato sulle tecnologie digitali che coinvolge gli studi di architettura e di progettazione, le imprese di costruzioni, le maestranze, i centri di ricerca, le università. Il 3D Printing è una tecnica sviluppata dal 1970 ed è stata da allora applicata a materiali come i polimeri, il metallo o l’argilla. Essa consiste nel depositare strati successivi di materiale sotto controllo computerizzato al fine di realizzare un modello progettato da uno specifico software 3D. Negli ultimi anni anche i materiali cementizi sono stati introdotti nel settore del 3D Printing. Dal 2015, Italcementi ha cominciato a studiare la tecnologia di stampa 3D nel settore cementizio presso i laboratori di ricerca e innovazione. La ricerca Italcementi ha coinvolto sia lo sviluppo di formulazioni in grado di adattarsi a diversi sistemi di stampa 3D, sia lo studio di soluzioni in cui il 3D printing possa essere utilizzato per applicazioni strutturali.
Dal punto di vista della formulazione, i materiali cementizi per stampa 3D sviluppati sono adattabili per le diverse tecnologie di stampa e possiedono le caratteristiche necessarie per essere miscelato, trasportato con una pompa da cantiere ed estruso attraverso ugelli, anche di forma differente, posti sulla testa di una macchina di stampa.